| Sorapis, foto scattata dal rifugio Faloria. |
Cortina d’ Ampezzo, la perla delle Dolomiti, è stata dal 3 al 5 settembre 2011 la cornice del più importante summit del vino italiano di pregio: Vino Vip, manifestazione biennale di Civiltà del Bere organizzata in partnership con Veronafiere, giunta quest’anno alla sua ottava edizione.
Il “palcoscenico” d’ elite di Vino Vip è l’ occasione tanto
attesa dai migliori viticoltori italiani per offrire e raccontare la storia
delle loro cantine e dei loro prodotti più rappresentativi.
La manifestazione di
quest’anno, che prevede degustazioni e dibattiti sull’enologia italiana di
prestigio, vede protagoniste 52 nuove etichette o anteprime d’annata e ben 59 cantine scelte appositamente per l’ evento.
Ogni edizione è caratterizzata da diversi temi, quest’anno i
riflettori si sono accesi sul sud della nostra penisola: Sicilia e Puglia. La
prima con le sue donne del vino (dieci produttrici) alla conquista del mondo
enologico, promossa da Istituto della vite e Vino Sicilia. La seconda considerata da molti addetti ai lavori come il
paradiso dei vitigni italici.
Le nostre telecamere hanno sbirciato per voi la giornata
conclusiva e culminante dell’ evento “Vino Vip Classics”, dove si sono date
appuntamento oltre mille persone tra
professionisti ed appassionati per il
rinomato “Wine Tasting delle Aquile”.
La location prescelta da ormai sedici anni è anch’ essa elitaria:
una nicchia a 2.100 metri di quota, il rifugio Faloria, immerso quest’anno in
grossi nuvoloni bianchi che si sono ritirati soltanto alla conclusione
dell’evento svelando e facendo apprezzare al pubblico, venuto da vicino e da
lontano, un altro prestigio tutto italiano: le Dolomiti Ampezzane, cornice ideale
della manifestazione.
Entrando, ciò che cattura subito lo sguardo è il pubblico
d’elite (riconoscibile dal bicchiere marchiato Vino Vip Cortina ancora nella borsetta o già pronto in mano, che
rimarrà come ricordo) composto da grandi intenditori, veri appassionati e
conoscitori del buon vino italiano. Molti partecipanti sono mossi da motivi
professionali, incontriamo infatti ristoratori, commercianti, albergatori, ma
sono tanti anche i giornalisti e i semplici amanti di un ottimo bicchiere di
vino che hanno scelto Vino Vip per trascorrere un pomeriggio mondano in buona
compagnia. Non vi è spazio per curiosi o inesperti, forse vi è stata una
scrematura rispetto agli anni passati, data dall’aumento del costo del
biglietto.
All’ interno del rifugio dominano colori caldi perfettamente intonati ai rossi,
rosati e dorati dei vini all’interno di bottiglie e calici; non soltanto
colorazioni piacevoli allo sguardo ma anche scie di profumi, note fruttate e
floreali che arricchiscono l’atmosfera e rendono grazia all’olfatto. Un senso
di bollicine e leggerezza rende l’aria frizzante e allegra come sicuramente
farà allo spirito anche qualcuno dei vini presenti. Lo scintillio del cristallo dei calici e le
movenze abili ed esperte dei produttori e dei sommelier, quasi ad arte, catturano ad ipnotizzano l'occhio.
Anche le donne del pubblico non mancano
di farsi notare col loro stile
“montano”, tipicamente cortinese, tradizionale e all' ultimo grido in contemporanea: stivaletti muniti di pelo, completo di lana e
sciarpa, per lo piu' nei toni del verdone. Il tutto impreziosito da anelli di
grandi dimensioni e pendagli eccentrici per lo più in oro giallo.
Ai bordi degli stand stuzzichini per favorire e suggerire
accostamenti cromatici e gastronomici piacevoli al palato, per apprezzare
maggiormente il prodotto scelto o semplicemente per accompagnare l’etichetta
che si è scelto di provare.
Qua e la dietro alle postazioni dei produttori vinicoli e
per la sala, elegantissimi nella loro divisa e riconoscibili dal “tasta ven” argentato
appeso al collo,immancabili, i sommelier: punto di riferimento e supporto
logistico per produttori e pubblico.
Scorrendo tra gli stand allestiti per l’occasione, di vip
davvero pochi, e nemmeno così conosciuti. Si attendeva Al Bano Carrisi per la
presentazione del prodotto della sua cantina, ma non ha presenziato.
Si può dunque concludere, come ammesso dallo stesso direttore
della rivista dedicata a una tra le bevande alcoliche preferite al mondo “Civiltà
del bere” Alessandro Torcoli, che l unico vero vip è lui: il vino.
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