mercoledì 29 gennaio 2014

Kandinskij rivive al bistrot

"Composizione 8" 1923 , Kandinskij


Pioggerella ghiacciata e ritardo di piu' di mezz'ora, e' con passo svelto che scendiamo dalla metro in piazza Duomo e puntiamo verso Palazzo Reale. L'affollatissimo bistrot stile boheme al suo lato e' la nostra meta poiche' oggi 18 gennaio 2014 avra' qui luogo la sfilata ispirata e dedicata al grande pittore russo precursore dell'astrattismo Kandinskij. L'evento e' organizzato in onore alla mostra che fino al 27 aprile 2014 e' allestita presso lo storico edificio milanese.

Protagonisti della manifestazione gli studenti della Monza Fashion School, giovani artisti creatori di abiti che per l'occasione hanno tratto spunto dalle tele kandinskiane, e con grande maestria partendo da zero hanno disegnato, comprato stoffe e confezionato dei meravigliosi abiti degni di una serata da gran gala'.

In alcuni casi la rielaborazione dell' immagine e' evidente: laddove si parla di arte, creativita' ed ispirazione personale sono sempre ben accette, a maggior ragione quando si ha a che fare con l' astrattismo, considerato per eccellenza come “l'interpretazione del reale in modo soggettivo”. E' cosi che da alcuni abiti emergono note di personalita' ben definite.  


Mara all'opera per realizzare gli orecchini
         




Mara e Martina le “mie” stiliste (o meglio io la loro modella) mi hanno scelta per indossare la loro opera realizzata in pochissimi giorni. Non solo stiliste, ma anche designer di gioielli, le due ragazze hanno dimostrato intraprendenza ed abilita' manuale, sembra quasi che per loro l' intero processo sia stato una passeggiata, un modo piacevole di trascorrere alcune giornate.
       

Martina da gli ultimi ritocchi all'abito


























La “Composizione n. 8” del 1923 ed il pensiero dell' artista secondo cui “ad ogni colore corrispondono una forma geometrica e uno strumento musicale” gli elementi da cui sono partite, dichiara Mara. E c'e' poco da aggiungere: “L' abito e' quasi venuto da se. Pensandolo un po' come una tela, il supporto su cui applicare la nostra arte, abbiamo per questo motivo scelto il bianco, stando pero' attente ad evitare l'effetto abito da sposa” aggiunge con tono ironico Mara. Ed il tocco targato Mara & Martina che rende l'opera unica sta nella scelta originale di aggiungere a questa “tela” il quinto senso, ovvero il tatto. Se infatti Kandinskij associa colori a suoni e forme, le due stiliste trasformano il supporto in un qualcosa di tridimensionale: le forme blue, rosse e gialle (rispettivamente cerchi, quadrati e triangoli) sono applicate e si protendono nello spazio, deformandosi, assumendo quasi sembianze di elementi naturalistici. Ovviamente non potevano mancare gli accessori, ecco infatti che dai miei lobi pendono due orecchini appariscenti che richiamano le forme poste sull'abito, realizzati anch'essi dalle mie fashion designer. 


Backstage



                                                                                                      
Sono quasi le 22 e tra poco, giu' per la scalinata che dalla sala lettura del locale costeggia la parete e scivola fino al pian terreno dove decine di persone sedute ad “aperitivare” attendono curiose, scenderemo noi come quadri viventi a rievocare il grande Wassily.













Buon divertimento!





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