venerdì 7 giugno 2013

PROVIVISETTORI vs ANTIVIVISETTORI


Come raccontato in un mio post precedente dedicato alla vivisezione, mai fino ad oggi si era potuto assistere pubblicamente ad un dibattito tra chi sostiene la vivisezione e chi la combatte. Chiamarla SA “sperimentazione animale”,  come la definisce chi appoggia questo metodo ancora non scientificamente validato di testare farmaci, cosmetici e prodotti chimici ed industriali, è forse un eufemismo per non parlare di vivisezione (guarda caso solo chi ne è a favore usa questo termine).
Bene, pochi giorni fa, e più precisamente il 24 maggio 2013 è stato possibile vedere ed ascoltare concretamente un incontro – scontro tra i due portavoce (per l’occasione) delle opposte fazioni. Ospitati dal noto conduttore televisivo Alessandro Cecchi Paone nella sua trasmissione “Time House” di tgcom24 in onda alle 21.30, questi due ragazzi hanno esposto le ragioni delle loro posizioni. Da un lato la vicepresidente di Pro-test Italia (organizzazione di studenti e ricercatori a favore dei test sugli animali ma anche movimento di  protesta contro gli “animalisti”) Giulia Corsini e dall’altro per il Coordinamento Fermare Greenhill (gruppo tanto famoso da non richiedere presentazioni) Lorenzo Loprete.




Giulia Corsini (Pro-test) e Lorenzo Loprete (Coordinamento Fermare Greenhill)


http://www.youtube.com/watch?v=JDSoNKQCfKg

































Visto tutto l’interesse e l’attenzione (soprattutto mediatica) che negli ultimi anni sta avendo il delicato quanto scottante tema, mi chiedo come mai non si sia fatta molta pubblicità prima che il dibattito andasse in onda. Da parte del Coordinamento mi è stato detto che fino all’ultimo non si aveva conferma della messa in onda, mentre consultando la pagina fb di Pro-test, già dal giorno prima erano stati pubblicati data e orario dell’eclatante evento storico. Da questo si evince a parere mio una forte sicurezza in sé da parte dei pro vivisettori.
Ma andiamo al succo. Evidentemente contro la vivisezione è la posizione del conduttore, forse per essere politically correct? Da alcune sue affermazioni  emerge lo stupore per alcune pratiche svolte sugli animali all’interno dei laboratori (ad esempio quando risulta basito sentendo le affermazioni in merito a ciò cui sono sottoposte le “cavie” quando si sta “studiando” gli effetti del fumo di sigaretta) e viene da chiedersi cosa crede sia la vivisezione e cosa pensa che venga fatto agli animali. Mi sembra quasi che non si sia informato molto al riguardo.
 Passando invece all’impressione che mi hanno fatto i due ragazzi, di primo impatto, così a sensazione,  mi sembrano proprio il Male ed il Bene! Entrambi piuttosto imbarazzanti nel modo di esprimersi, mi chiedo davvero se non avrebbero fatto meglio a mandare qualcun altro. Leggendo su internet (ovunque)  i commenti di chi è a favore della vivisezione, il modo di argomentare  a favore delle proprie tesi è sicuramente di gran lunga superiore a come lo fa Giulia Corsini (tralasciando che quasi non sa parlare neanche la sua lingua). Questa ragazza ha avuto la possibilità di far valere le sue (e quelle di migliaia che la pensano come lei) idee, ma non le è andata molto bene. Questo indica qualcosa?
Per quanto riguarda invece Lorenzo Loprete, ritengo che anche lui abbia perso una grande occasione di raccontare cos’è la vivisezione e convincere altrettante migliaia di persone ad informarsi e “passare dalla sua parte”, puntando a spiegare in cosa consistono i metodi alternativi e spiegando perché questa pratica barbarica ed antica non è valida scientificamente. Forse avrebbe dovuto studiare un po’ prima di presentarsi in trasmissione. Entrambi avrebbero potuto portare l’acqua al proprio mulino e replicare in maniera tagliente ed utile all’altro. Forse le telecamere li hanno intimoriti.
Dal canto mio rimango comunque contro questa pratica che, ed è il nocciolo della questione, non essendo stata scientificamente validata (cioè non se ne è dimostrata - scientificamente parlando - l’efficacia ed affidabilità) non può continuare ad essere perpetrata nel 2013 causando ogni anno la morte di centinaia di milioni di animali di ogni specie in tutto il mondo.
A questo link un’intervista fatta ad uno dei principali antivivisettori in Italia, il dr. Stefano Cagno, in cui è spiegato per quali ragioni non è possibile ritenere valida come metodo di studio e ricerca la vivisezione.


                  http://www.youtube.com/watch?v=aaMyl10D6Os